Spigole in Urban fishing
- Enrico Avagliano
- 1 ott 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 14 giu
Provate a pensare quanti sono gli spot, sia in mare che in foce, che non consideriamo per niente. A volte li abbiamo sotto casa, altre li abbiamo visti centinaia di volte senza nemmeno degnarli di uno sguardo...
Testo e foto di Silvio Fattori

escare in ambienti incontaminati, lontano dai rumori ed immersi nella natura è il sogno di molti che spesso identificano spot con queste caratteristiche, perché fortunatamente ce ne sono ancora anche in Italia, come quelli in grado di offrire le prede più grosse ed importanti. Mai come oggi questo pensiero può essere sfatato con semplicità solamente pensando a cosa possono offrire decine e decine di spot che si trovano all’interno di realtà urbane più o meno grandi. Questi spot sono molto particolari, perché possono consentire di realizzare splendide catture, ma solo in presenza di precise condizioni o ad orari particolari, anche perché spesso sono fruibili solo in questi frangenti a causa dell’eccessiva presenza di turisti, di forte traffico nautico o per esempio perché rendono bene solo dopo qualche bel temporale.

I canali ed i porto canale immersi nell’ambiente urbano sono da sempre spot molto duri, in grado di offrire soddisfazioni incredibili soprattutto a chi li conosce bene. Se scegliamo di cimentarci in spot del genere dobbiamo preventivare anche qualche uscita a vuoto solo per guardare chi ci pesca già e soprattutto per tentare di capire come si comportano i pesci, dove, quando e cosa mangiano e soprattutto, cosa più importante, se esistono punti nascosti o lontani da quelli frequentati dalla massa dei pescatori, che presentano caratteristiche simili a questi. Per riuscire in questo compito ci toccherà anche fare plumbing, sondando il fondo nei punti più promettenti, in genere in prossimità di ponti ed all’incrocio con altri corsi d’acqua. Prima di trarre conclusioni tenete sempre conto anche dell’influenza della marea e della forza ed il colore dell’acqua dolce che spinge verso il mare: spesso con acque velate e veloci le spigole entrano in caccia e pescando con un coreano intero spostandoci in continuazione si possono ottenere belle soddisfazioni.

In inverno ed in primavera sono da preferirsi i tratti verso il mare, mentre in estate e meglio ancora in autunno fino alle prime grandi piogge, si possono catturare pesci eurialini anche a diversi chilometri dal mare, a volte dove nemmeno potevamo immaginarne la presenza… Normalmente questi ambienti di pesca sembrano fatti apposta per pescare con il favore delle tenebre, specie a notte fonda, quando il traffico rallenta ed il silenzio regna sovrano. Comunque anche i due cambi di luce, magari scegliendo punti tranquilli, possono essere sempre redditizi. Per gli amanti della pesca con le esche naturali, la bolognese è la tecnica per eccellenza, con la sola accortezza di alternare a seconda dei momenti le esche impiegate. Accanto agli universali bigattini segnaliamo il coreano intero, ottimo nella stagione più fredda per le spigole ed il pane francese e la pastella, ideali per divertirci con i cefali.

Il contesto urban può essere bello, emozionante ma anche un po’ rischioso. Se pescate in canale ricordatevi che è necessaria la licenza di pesca in acque interne, così come se pescate in un porto o porticciolo che ha un corso d’acqua che vi entra. Visto che in molti posti la pesca non è consentita o è regolamentata prendete informazioni magari presso un negoziante del luogo. Riducete l’attrezzatura al minimo in modo da potervi spostare con facilità e soprattutto non date fastidio con la vostra azione ai turisti, ai pedoni ed al traffico. Cercate di scoprire nuovi spot, ma fatelo dove è consentito pescare: vale più un pesce preso in un posto del genere che cento presi altrove...